I materiali sostitutivi della scrittura artificiale

Matrice in metallo
Le innovazioni apportate da Gutenberg, nell’invenzione della stampa a caratteri mobili, furono molteplici sia nei confronti della riproduzione dei  manoscritti, che verso le tecniche di stampa conosciute fino ad allora.

Infatti, la xilografia, l’incisione su legno, era una tra le tecniche di stampa più diffuse: il testo veniva impresso su una matrice di legno dove venivano incise le lettere. Gutenberg ebbe il merito di sostituire la matrice di legno, meno resistente, con una matrice in metallo, senza dubbio più duratura.


Manoscritto


Per i libri manoscritti, il supporto di stampa era costituito dalla cartapecora o dalla pergamena, ottenute da un trattamento della pelle di pecora e di agnello. Sebbene fossero resistenti, queste avevano un costo non indifferente, perciò, per una produzione in gran numero, si scelse di adottare la carta (meno costosa). Tuttavia la carta richiedeva degli inchiostri specifici: l’inchiostro a base d’acqua fu sostituito dall’inchiostro a base d’olio, più adatto ai caratteri in metallo e più durevole.

E-paper




Oggi, inoltre si viaggia verso una progressiva sostituzione della carta e dell’inchiostro così come sono intesi nella comune tradizione, a vantaggio dell’e-paper e dell’e-ink. Si tratta di una tecnologia che cerca di imitare l’aspetto dell’inchiostro su un vero foglio di carta. 





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